Un Hotel del cuore: aperto, ospitale, inclusivo. Nel centro storico – cuore – della città di Ravenna.
Questo progetto è stato promosso dalla Cooperativa Sociale San Vitale, per dare nuova vita e visione a un hotel storico del centro, l’ex Hotel I Cherubini, ancora prima Albergo Al Giaciglio.
Gli interventi in progetto miravano innanzitutto a rendere l’hotel efficiente, sicuro e accessibile per tutti. Ma lo scopo sotteso e guida del progetto è di ricostruire un luogo che diventi un punto di incontro, che contribuisca a creare aggregazione e senso di comunità e quindi a rigenerare anche il contesto in cui è inserito.
L’Albergo del Cuore è progettato per essere una struttura ricettiva declinata sull’ospitalità accessibile: non solo è senza barriere architettoniche ma promuove una cultura dell’accoglienza attenta alle esigenze di tutti, per un benessere diffuso basato sulla qualità architettonica, sull’innovazione dei servizi e sul rispetto per l’ambiente e il territorio, in ottica di sostenibilità globale.

Il concept
Il concept architettonico nasce dalla suggestione propria della cortina di schiere, che fa parte della memoria storica di questa zona del tessuto urbano, e ne sottolinea il disegno, aprendo la vista sulla corte che diventa un giardino, un elemento di paesaggio intimo, uno spazio che sappia coniugare la dimensione del tessuto storico di Ravenna con la piacevolezza della condivisione per favorire l’accoglienza, l’incontro e lo scambio delle esperienze.

Il progetto e i suoi obiettivi
Per individuare quali azioni intraprendere per recuperare l’edificio e contribuire alla rigenerazione del contesto in cui è inserito, abbiamo analizzato attentamente:
- Gli aspetti socio-culturali che connotano il funzionamento della struttura insediativa.
- La qualità e la disponibilità dei servizi della zona.
- La possibilità e facilità di connessione ciclo-pedonale con i tracciati storici, turistici e culturali, con i parchi e i luoghi di aggregazione della città.
In particolare, il progetto nel suo sviluppo ha tenuto in considerazione alcuni aspetti strettamente connessi agli obiettivi:
- Per operare una rigenerazione del contesto, abbiamo ritenuto necessario individuare opportunità per attività che fossero complementari alla destinazione ricettiva (che comunque rimane prevalente). Le nuove opportunità d’uso devono incentivare l’accesso e la fruizione anche al di fuori degli ospiti dell’hotel, in modo da ampliare lo spazio delle relazioni sociali. Ecco quindi che il progetto include spazi per bar e piccola ristorazione, attività di esposizione e di rivendita dei prodotti del territorio.
- Abbiamo lavorato sulla valorizzazione del volume dell’edificio, in stretta connessione con la nostra visione dell’hotel come spazio anche pubblico, che accolga nuovi aree ricettive e di socialità. Ecco perché il progetto ricrea uno spazio a giardino all’interno della corte, che rientri nella rete di percorsi pedonali e ciclabili che lo connettano con i principali percorsi turistici della città.
- Il progetto è stato fin da subito orientato al recupero e all’ottimizzazione dell’edificio in ottica di sostenibilità ambientale attraverso la definizione di strategie bioclimatiche passive, legate al miglioramento delle caratteristiche dell’involucro e dell’illuminamento naturale.

Altri elementi guida del progetto:
- La riqualifica delle “vedute”: il fronte storico di affaccio sulla strada riqualificato come elemento documentale e tipologico, mentre il fronte intimo della corte acquista una pelle architettonica che contribuisce al miglioramento del benessere ambientale e di efficienza energetica riducendo il surriscaldamento del fronte ovest.
- La continuità dei percorsi: valorizziamo i collegamenti tra lo spazio urbano e il piano terra dell’Albergo del Cuore con la trasparenza del passaggio verso il giardino della corte e l’apertura al pubblico di alcuni servizi che vanno oltre la ricettività.
- La qualità architettonica e ambientale: nel progetto abbiamo insistito su scelte e strategie bioclimatiche passive legate all’efficienza dell’involucro, all’ottimizzazione di luce naturale e soleggiamento invernale, e riduzione del surriscaldamento estivo. Ad esempio, lo spostamento della veranda e l’inserimento di un giardino sono scelte architettoniche che favoriscono un migliore apporto di calore d’inverno e riducono notevolmente l’isola di calore estiva, grazie al contributo microclimatico della nuova vegetazione nella corte verde.
