Ravenna Web Tv ha intervistato l’Architetto Maria Cristina Garavelli di Officina Meme e Anna Uttaro, del Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, sul progetto europeo TEMPUS, l’acronimo di TEMPorary USes as start-up actions to enhance port (in)tangible heritage.
Officina Meme ha realizzato il progetto pilota in Darsena a Ravenna, le altre due città in cui verranno realizzati progetti pilota sono Rijeka e Solin.
Il caso pilota del progetto Tempus in Darsena: un esempio di rigenerazione urbana
Il progetto TEMPUS, ovvero “TEMPorary Uses as Start-up actions to enhance port (in)tangible heritage”, mira a stimolare un nuovo sviluppo economico basato sulla valorizzazione del patrimonio portuale, tangibile e intangibile, della costa adriatica fra Italia e Croazia, attraverso l’attivazione di azioni di usi temporanei.
A Ravenna il progetto riguarda l’area dismessa ex sede del Consorzio Agrario sul lato sinistro del canale Candiano.
TEMPUS è un progetto di rigenerazione urbana attuato attraverso una modalità di riuso temporaneo: si recupera un’area dismessa inserendo delle attività a consumo di suolo zero. Si può rigenerare anche un tessuto urbano, perché verranno aperti nuovi percorsi ciclo-pedonali che connetteranno questa area strategica tra il centro, il porto e la via del mare.
Arch. Maria Cristina Garavelli – Officina Meme Architetti
L’area sarà allestita in maniera leggera con dei container marittimi, che sottolineeranno l’attraversamento tra la zona di via delle Industrie e la banchina. Ci sarà anche una piazza, cuore pulsante del progetto, su cui si affacceranno, come delle quinte scenografiche, tutte le attività ospitate nei moduli container. Sopra ai container verrà appoggiata una pergola con i rampicanti che daranno verde e ombra a una zona finalmente accogliente.

Il progetto verte sulla sperimentazione di una metodologia per la rigenerazione di aree portuali dismesse: il progetto architettonico è affiancato da altre azioni e operazioni di conoscenza del territorio e del suo patrimonio (ad esempio con lavori di mappatura) e di stimolo alla creazione di un ecosistema imprenditoriale.
Lavorare sul patrimonio implica declinare i tempi della storia al contemporaneo. In particolare, la ricerca storica sul territorio servirà anche da innesco per stimolare le imprese culturali e creative del territorio, che attraverso un bando potranno essere scelte e ospitate all’interno del progetto pilota di Ravenna. Queste attività concorreranno, attraverso anche la modalità dell’uso temporaneo, a rivitalizzare il volto delle città, in particolare di aree che necessitano di questo tipo di intervento, come la Darsena di Ravenna.
Dott.sa Anna Uttaro – Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna
L’articolo di Ravenna Web TV.