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Golden Bubble

“La città si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare.
Il cammelliere che vede spuntare all’orizzonte dell’altopiano i pinnacoli dei grattacieli, le antenne radar, sbattere le maniche a vento bianche e rosse, buttare fumo i fumaioli, pensa a una nave, sa che è una città ma la pensa come un bastimento che lo porti via… e pensa a tutti i porti, alle merci d’oltremare che le gru scaricano sui moli, alle osterie… alle finestre illuminate a pian terreno, ognuna con una donna che si pettina.” 

Italo Calvino 

Il progetto nasce della convinzione che alcune unità portuali possano diventare elementi ideali per supportare trasformazione e attivazioni del Canale Candiano in Darsena.
La proposta per il riuso temporaneo di questo tipo di piattaforme si colloca nella volontà di dialogo con la memoria portuale e il recupero della dimensione materica sospesa tra terra e acqua di questa zona.

Il concept di progetto

  • Forme che dialoghino con l’acqua e la città.
  • Inserimento di moduli prefabbricati per uso temporaneo e reversibile.
  • Scelta del materiale che esalti la luce e i riflessi, richiamo alla tradizione artistica della città, una tradizione di materia di luce

Il progetto sviluppa sullo spazio della piattaforma diversi ambienti a servizio di diverse funzioni. Soprattutto proietta la dimensione della piazza sull’acqua.
Gli elementi modulari formano una torre verticale ricoperta da una pelle metallica dorata, eco d’oro bizantino, sospesa tra l’acqua e il cielo.

L’elemento distintivo dell’intervento è la golden bubble, inserita in sospensione a lato della piattaforma, spazio polifunzionale per eventi e conferenze.

L’attivazione temporale resa possibile dalla scelta degli elementi modulari (box, container, struttura traslucida) permette una attivazione per fasi, reversibile e flessibile in relazione alle dinamiche funzionali che si generano nel tempo.

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